martedì 28 giugno 2022

Ansia e creazione musicale


Forse sarà un luogo comune, ma credo che non sia importante il mezzo col quale si vuole trasmettere un messaggio, quanto ciò che effettivamente si vuole trasmettere. Quest'asserzione, seppur meritevole di ulteriori approfondimenti, ritengo sia sostanzialmente vera e potrebbe esserne prova la mia esperienza odierna, oggi infatti, nell'atto di comporre una raccolta di foto su Instagram (guarda il post), mi sono sentito animato da uno spirito analogo a quello che avverto quando faccio musica, quando cioè sensazioni e ragionamenti, carica espressiva e forza organizzatrice cooperano nell'atto creativo, dettando sequenze, note, suoni, silenzi, rumori, etc...

Perché ultimamente le mie sensazioni hanno trovato espressione più frequente nella fotografia piuttosto che nella musica? In effetti non c'è nulla di strano, tantissimi artisti lungo la loro carriera hanno sperimentato forme d'arte differenti. Personalmente quando mi avventuro in creazioni di tipo visivo mi capita di sentirmi più spensierato rispetto a quando faccio musica, più libero da preoccupazioni riguardanti qualità tecnica, artistica o domande riguardo il senso di ciò che faccio, forse perché in quel campo non ho aspettative di alcun tipo e ciò mi fa sentire più libero. L'ansia può diventare causa di un blocco creativo  e l'artista può vagare tra i pensieri, senza che egli possa trovare risposte soddisfacenti, ma può diventare anche un motore potente che lo invita al cambiamento, a percorrere strade nuove, alla ricerca di una strada più consona con se stesso. Pensare e ripensare però non serve a nulla, mettere in atto esperienze concrete può invece portare a maturare una nuova visione delle cose, grazie al sopraggiungere di nuove sensazioni, emozioni e quindi al superamento o magari solo ad un mutamento dello stato interiore, comunque necessario per evitare uno stato di stallo.

Un'esperienza che ho voluto fare di recente e che mi ha arricchito in termini appunto di sensazioni e percezioni interiori è la pubblicazione di due cover di Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, No Ceiling e Society, in una versione per voce e chitarra acustica che potete ascoltare su YouTube.

Ossessiva necessità di primeggiare

"L’interiorità si disinteressa del risultato esterno, non cerca la performance, ma la realizzazione interiore, che è tutt’altra cosa. E’ l’espressione di sé, della propria parte creativa, di ciò che ci caratterizza profondamente…"

E' la frase secondo me più chiarificante della risposta che la Dottoressa Laura Lopopolo dà ad una ragazza che esprime il suo incontrollato bisogno di primeggiare, raccontato nella pagina web dal titolo Come si affronta un'ossessiva necessità di primeggiare?.

La storia della ragazza e la risposta che la psicologa le dà rendono bene il senso dell'articolo e non chiedono ulteriori spiegazioni, è un'esortazione ad abbandonare un bisogno angustiante di primeggiare, l'incapacità di accettare un insuccesso o un successo parziale. Raggiungere un obiettivo richiede tempo, esperienza, cadute, fallimenti e concentrare tutte le proprie energie su un ideale di perfezione che nella realtà probabilmente nemmeno esiste non fa altro che allontanarci da noi stessi, dai nostri altri obiettivi, desideri, progetti, da ciò che ci piace o che non sappiamo ancora possa piacerci. Siamo esseri imperfetti ed accettare questa imperfezione non può che giovarci a realizzarci e vivere meglio.

lunedì 6 giugno 2022

Il World Soundscape Project ed il concetto di ecologia acustica

Il World Soundscape Project è stato uno sforzo educativo e di ricerca fondato nel 1969 dal compositore canadese R. Murray Schafer presso la Simon Fraser University (SFU). Il progetto ha stabilito il moderno campo di studi noto come ecologia acustica o studi del paesaggio sonoro, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sul suono, documentare il suono ambientale e il suo carattere mutevole e stabilire il concetto e la pratica della progettazione del paesaggio sonoro come soluzione alla problematica dell'inquinamento acustico. L'obiettivo finale del progetto è trovare soluzioni per un paesaggio sonoro ecologicamente equilibrato in cui la relazione tra la comunità umana e il suo ambiente sonoro sia di armonia.

Le attività del progetto hanno incluso ampie registrazioni sul campo realizzate in Canada e in Europa e la pubblicazione di molti documenti e registrazioni. I più importanti sono The Book of Noise (1970) di R. Murray Schafer, The Music of the Environment (1973) e The Tuning of the World (1977), oltre a documenti di progetto che includono A Survey of Community Noise By-laws in Canada (1972), The Vancouver Soundscape (1974), la serie CBC Radio in 10 parti Soundscapes of Canada (trasmessa nel 1974 come parte della serie Ideas), Five Village Soundscapes, European Sound Diary (1977) e Handbook for Acoustic Ecology (1978). Nel 1993, alla conferenza Tuning of the World a Banff, è stata costituita un'organizzazione internazionale chiamata World Forum for Acoustic Ecology (WFAE) per promuovere la consapevolezza del paesaggio sonoro in tutto il mondo.

Principi base

Il paesaggio sonoro può essere caratterizzato da suoni della natura come di suoni prodotti dall'uomo, per questa ragione si può parlare di "comporre" il paesaggio sonoro, perché esso è qualcosa di cui l'uomo, come in una composizione, può controllare e determinare i caratteri. 

Il paesaggio sonoro è la manifestazione acustica del "luogo", nel senso che i suoni danno agli abitanti un "senso del luogo" e la qualità acustica del luogo è plasmata dalle attività e dal comportamento degli abitanti. Pertanto, l'ambiente sonoro (o paesaggio sonoro), che è la somma totale di tutti i suoni all'interno di un'area definita, è un riflesso intimo delle condizioni sociali, tecnologiche e naturali dell'area. Il cambiamento in queste condizioni significa cambiamento nel paesaggio sonoro.

Nel World Soundscape Project si afferma che l'ascolto e la produzione del suono si trovano in una relazione delicata l'uno con l'altro: la qualità di un ambiente sonoro può essere misurata esaminando se questa relazione è equilibrata. Ad esempio, se ciò che ascoltiamo è più forte dei nostri stessi suoni, se l'atmosfera di un ambiente è tale che sia permesso solo ascoltare ma non esprimersi, si crea uno squilibrio in questa relazione. Un paesaggio sonoro rumoroso copre i nostri passi, il nostro respiro e la nostra normale voce.

La comprensione di un paesaggio sonoro si basa sull'individuazione di elementi all'interno di esso, che possono essere di primo piano, di sfondo, di contorno, il ritmo, lo spazio, la densità, il volume ed il silenzioI simboli sonori sono suoni che evocano risposte personali basate su livelli associativi collettivi e culturali.

La responsabilità dell’uomo sul panorama acustico in cui egli stesso vive è molto forte in The Tuning of the World (1977, tradotto in Italiano con il titolo Il paesaggio sonoro). Schafer la descrive in questo modo: “Spesso ho paragonato il paesaggio sonoro ad una immensa sinfonia incompiuta e senza forma, nella quale siamo costantemente immersi, ed ho posto la seguente domanda: vogliamo essere i suoi compositori, essere noi a formarla e a regolarla consapevolmente?”

Formazione scolastica


La prima e più importante strategia del World Soundscape Project per bilanciare e migliorare la qualità dell'ambiente sonoro è educativa. Aumentare la consapevolezza dello stato attuale del paesaggio sonoro attraverso l'ascolto e gli esercizi di "pulizia dell'orecchio" è uno dei principali punti di forza del gruppo e ha avuto un enorme successo nell'aprire le orecchie delle persone ai fatti del paesaggio sonoro contemporaneo. Gli ascoltatori di paesaggi sonori critici mettono in discussione e valutano ciò che percepiscono e idealmente agiscono in base alla loro percezione. Di conseguenza diventano anche consapevoli del loro ruolo di creatori del suono e della loro responsabilità nei confronti del paesaggio sonoro.

Ricerche e risultati


Studi di ricerca specifici, principalmente in Canada e in Europa, hanno incluso: studi su nuovi suoni; studi sulla "schizofonia" (cioè l'influenza della presenza pervasiva di suoni elettroacustici nel paesaggio sonoro, incluse musiche di sottofondo, radio e dispositivi portatili di ascolto personale); un archivio di suoni perduti e scomparsi; un glossario dei suoni in letteratura; prove di associazione sonora; analisi del paesaggio sonoro (ad es. eventi, intrattenimenti e soundmark della comunità); gli ambienti sonori delle scuole; la progettazione di parchi acustici; tipologia e morfologia del suono; il significato del suono e i significati del silenzio (cioè lo studio di sensazioni, emozioni, etc... che può provocare l'essere esposti a suoni o al silenzio).

Applicazioni


Oltre a combattere l'inquinamento acustico, gli ecologisti del suono possono eventualmente aiutare a progettare ambienti sonori più sani e piacevoli combinando le risorse di aree apparentemente diverse come l'acustica, l'architettura, la musica, la psicologia, la sociologia e la pianificazione urbana. L'educazione dell'orecchio, l'urbanistica creativa, l'azione legislativa (ad es. regolamenti sull'abbattimento del rumore), la progettazione di parchi giochi sonori e la conservazione innovativa di suoni utili del passato e del presente possono essere tra i mezzi per raggiungere tali scopi.

Fonte: Fonte: The Canadian Encyclopedia