"L’interiorità si disinteressa del risultato esterno, non cerca la performance, ma la realizzazione interiore, che è tutt’altra cosa. E’ l’espressione di sé, della propria parte creativa, di ciò che ci caratterizza profondamente…"
E' la frase secondo me più chiarificante della risposta che la Dottoressa Laura Lopopolo dà ad una ragazza che esprime il suo incontrollato bisogno di primeggiare, raccontato nella pagina web dal titolo Come si affronta un'ossessiva necessità di primeggiare?.
La storia della ragazza e la risposta che la psicologa le dà rendono bene il senso dell'articolo e non chiedono ulteriori spiegazioni, è un'esortazione ad abbandonare un bisogno angustiante di primeggiare, l'incapacità di accettare un insuccesso o un successo parziale. Raggiungere un obiettivo richiede tempo, esperienza, cadute, fallimenti e concentrare tutte le proprie energie su un ideale di perfezione che nella realtà probabilmente nemmeno esiste non fa altro che allontanarci da noi stessi, dai nostri altri obiettivi, desideri, progetti, da ciò che ci piace o che non sappiamo ancora possa piacerci. Siamo esseri imperfetti ed accettare questa imperfezione non può che giovarci a realizzarci e vivere meglio.
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