martedì 10 maggio 2022

Scheda per l'ascolto attivo di una canzone

Indicazioni per l'analisi musicale di una canzone per la scuola secondaria di I grado

La seguente scheda è una traccia con delle indicazioni utili al fine di analizzare un brano musicale e più nello specifico una canzone, al semplice ascolto, cioè senza l'utilizzo di partitura musicale.

Per prima cosa bisogna trovare, oltre alla musica, il testo con la relativa traduzione se il testo è in una lingua che non è la vostra. Conoscere e seguire il testo cambia il modo di percepire la musica.

Scorgere i dettagli, le differenze fra le sezioni di un brano nella sua evoluzione, nelle sue sezioni, nelle sue articolazioni temporali ci aiuta a coglierne meglio i vari dettagli al fine di impossessarci meglio dell'atmosfera espressiva e dei significati della canzone.

Dati generali da indicare

  • Nome, cognome, classe e data;
  • Titolo del brano e autore/i;
  • Anno;
  • Genere/generi;

Aspetti da descrivere:

Macro-Forma 

Descrivere la struttura globale del pezzo indicando le sezioni (strofa, pre-chorus, bridge, ritornello, etc...). Indicare ogni sezione con una dicitura univoca, per esempio A e B oppure STROFA e RIT. Se delle sezioni hanno dei dettagli differenti ma si somigliano, scrivere per esempio A, A1, A2 oppure STROFA, STROFA1, STROFA2: è' il caso delle strofe che in genere non sono sempre uguali, infatti le parole fra una strofa e l'altra cambiano. Se due parti sono identiche invece, hanno lo stesso testo e la stessa melodia per esempio, bisogna indicarle con la stessa dicitura, per esempio RIT oppure A. Mi piace pensare a sezioni distinte come A, B e C o come strofa, ritornello e bridge, come ecosistemi diversi come possono essere l'ambiente marino, il deserto, una rigogliosa  foresta o una grande città: sono esempi di "ecosistemi" diversi in musica, una parte quasi parlata con pochi strumenti ed una urlata a squarciagola con un pieno orchestrale, una sezione con un ritmo sostenuto ed una con un ritmo più pacato. Non pensate necessariamente di sbagliare nell'individuare le sezioni di una canzone, ci sono certamente esperti che sapranno riconoscere sapientemente ogni momento diverso di un brano, ma quest'operazione è qualcosa di un po' soggettivo, infatti anche fra loro ci saranno delle discordanze.

Micro-forma

Descrivere come il pezzo evolve nel dettaglio, in quale punto entrano ed escono voci e strumenti, specificando effetti uditi, tipo di ritmo, timbro, intensità, velocità, cosa suscita una sezione, cosa una determinata melodia o un timbro, etc... 

Strumenti

Elencate gli strumenti che ci sono: basso, rullante, timpani, charleston, piatti, gong, chitarra, violino, pianoforte, violoncello, violino, ukulele, chitarra acustica, chitarra elettrica, armonica, fisarmonica, flauto, sax, tastiera, sintetizzatore, etc... Potete usare anche termini che indicano set di strumenti come batteria, batteria acustica, batteria elettronica oppure un insieme di strumentisti come orchestra, banda, band, etc... Potete anche indicare una categoria, per esempio fiati, archi, strumenti acustici, strumenti elettrici, strumenti elettronici, etc...

Caratteristiche del suono

Ogni musica è caratterizzata da vari parametri musicali e di ogni strumento, di singole sezioni o dell'intero brano possiamo descrivere questi aspetti e come variano nel tempo.

Altezza

E' il parametro musicale che corrisponde alla nota. Una sequenza di altezze nel tempo si chiama melodia. La melodia o una singola nota possono essere alte, basse, medie a seconda dell'altezza delle note. Può essere sinuosa se è basata su passaggi veloci o su glissandi o rigida. Un caso limite è la Canzone Mononota che Elio e le Storie Tese una volta presentarono a Sanremo, di cui peraltro si avevano già parecchi esempi nell'ambito della musica colta strumentale.

Dinamica

Parlare di dinamica in un brano significa studiare, osservare come varia l'intensità del brano o dei singoli strumenti all'interno del brano. Per esempio una voce in un dato istante può avere una dinamica bassissima o essere caratterizzata da un pianissimo, un piano, un mezzo piano, un mezzo forte, un forte, un fortissimo. Possiamo usare i termini crescendo e diminuendo per esempio per indicare che una sezione diminuisce o cresce di dinamica. Sono simili a crescendo e decrescendo i termini fade-in e fade-out, ma si usano per indicare che in un mixer si è abbassato elettronicamente il volume di un pezzo o di uno strumento, infatti esistono brani che iniziano con un fade-in o terminano con un fade-out: l'effetto non è lo stesso come se per esempio cantassimo fortissimo e man mano cantiamo più piano, ma direi che è analogo a quando abbassiamo il volume della televisione o del cellulare.

Timbro 

E' un termine con sui si indicano le caratteristiche che all'ascolto ci permettono di distinguere un determinato strumento musicale, una voce. Possiamo usare aggettivi come armonico, dolce, aspro, graffiante, aggressivo, distorto, pulito, cupo, brillante, acuto, grave, etc... Termini analoghi sono i termini sonorità o sound, che si usano invece in riferimento ad una canzone, ad uno stile, ad una registrazione sonora: possiamo dire per esempio che una canzone ha un sound aggressivo, tranquillo, elettronico, rock, acustico, etc...

Ritmo 

E' l'organizzazione degli eventi sonori e dei loro accenti nel tempo: note, rumori, eventi musicali di tipo percussivo, etc, si dice che abbiano un proprio ritmo in base a come sono distribuiti nel tempo. Il ritmo può essere regolare, irregolare, lento, veloce, marcato, leggero, sincopato, frenetico, in levare come nel caso della musica reggae, binario, ternario, serrato, andante.

Significati

Bisogna descrivere pensieri, immagini, emozioni, che ci suscita la musica mentre ascoltiamo il testo ed anche mentre ascoltiamo solo la musica senza le parole, in modo da soffermarci prima sul rapporto parole-musica sia su elementi non verbali, ritmo, melodica, etc... Bisogna anche sforzarsi di capire cosa ci suscitano un singolo elemento o una singola sezione e non solo la canzone nel suo complesso: per esempio un passaggio melodico, una parola cantata più piano, una urlata o una dove la melodia fa un glissando molto pronunciato. Si può arrivare a descrizioni molto dettagliate di significati se pensiamo che una melodia in ogni istante può comunicarci una cosa diversa a seconda di come cambia la modulazione della voce (se questa diventa sussurrata o urlata, rauca, glissata...) ed ogni elemento musicale, dell'arrangiamento, della voce, della composizione, può suggerirci una cosa diversa se lo usiamo in un modo o in un altro.

Esempio di analisi

Brano

    Sunday Bloody Sunday

Autori

    U2

Anno

    1983

Genere/generi

     New wave, pop rock

Macro-forma

Si tratta di una canzone un po' particolare, c'è uno schema strofa-ritornello dato dall'alternanza di due sezioni in contrasto STR e RIT,  appunto strofa e ritornello, tuttavia la parola "Sunday Bloody Sunday" si ripete così tante volte e con una melodia così semplice da farci chiedere se non possa considerarsi una terza parte con caratteristiche tutte sue. Ho indicato dunque con RIT la parte dove la voce canta "how long, how long must we sing this song" e con REFRAIN la sezione quando le parole "Sunday Bloody Sunday" stanno su una musica che è diversa da tutte le altre parti. Usando l'allegoria dei diversi "ecosistemi" credo che in questa canzone ci siano dunque tre diversi "ecosistemi" che cambiano forma a seconda del momento.

U2, Sunday Bloody Sunday (cercare le sezioni dello schema qui)

Possiamo schematizzare :

STR(0:00) - RIT(0:28) - STR1(0:49) - REFRAIN(1:19) - STR2(1:26) - RIT(2:05) - STR3(2:16) SOLO(2:33) - STR4(2:56) - REFRAIN(3:24) - STR5(3:41)

L'introduzione strumentale è breve e può considerarsi parte della prima breve strofa che ho indicato con STR, infatti ci sono solo strumenti che ci sono pure anche nella strofa STR e suonano pure allo stesso modo, semplicemente è una parte in cui gli strumenti entrano gradualmente. STR2, etc... le strofa, con RIT il ritornello, con STRUM l'interludio strumentale, con SOLO l'assolo di chitarra e con STR5 la coda finale, che non è altro che la sovrapposizione di un'ultima strofa con la ripetizione ossessiva del verso "Sunday Bloody Sunday" fino alla fine.

Micro-forma

L'intro del brano consiste di poche battute e la considero come parte di STR, ovvero la prima strofa. In questa parte infatti non ci sono differenze di suono, di ritmo, di atmosfera, con la parte successiva, semplicemente è una parte in cui gli strumenti entrano, prima la batteria con un groove di charleston, rullante e cassa, la quale scandisce la pulsazione del pezzo. Dopo poco si sente un suono di violino molto riverberato che suona una singola nota, poi il violino scompare e parte un arpeggio di chitarra distorta. Il violino suona ora una nota glissata ed altre note non intonate perfettamente. Nel frattempo fa la sua comparsa lo strumento solista, la voce, che si presenta con un vocalizzo. Su questo ostinato della chitarra la voce canta una strofa di soli due versi che raccontano l'esperienza e le sensazioni del cantante il quale recita "Non posso credere alle notizie di oggi, non riesco a chiudere gli occhi e a non pensarci", Appena finito di cantare il secondo verso il pezzo cambia quasi inaspettatamente ed il violino cambia con esso. Contrariamente alle note poco intonate di prima adesso si lascia andare ad un breve fraseggio di quattro note ben intonate, alla fine delle quali parte il ritornello: adesso il violino suona solo note intonate ed in armonia col resto, sono note lunghe e riverberate. Nel momento del passaggio da strofa STR a ritornello RIT entra il basso col suo timbro profondo ed il ritmo regolare e poco marcato, rafforzando il senso di armonia. Sulla chitarra elettrica prende il sopravvento la chitarra acustica, che contribuisce a dare un senso di calore grazie al suo timbro. La voce mostra segni di distensione nel ritornello, nonostante il pezzo sia tutto gridato, qui la voce non sale troppo in alto, urla solo nell'ultimo verso prima della nuova strofa, sulle parole "Noi possiamo essere uniti, stanotte". Nel frattempo una voce di sottofondo canta "Oh oh oh", rimarcando l'importanza dell'ultimo verso. Mentre la voce urla con forza "Noi possiamo essere come una cosa sola stanotte", l'atmosfera della strofa data dagli accordi stridenti di chitarra,  dalla batteria tutta su un rullante che richiama la battaglia e dal basso insistente è giù tornata e stride con l'urlo di speranza lanciato dalla voce. Qui i colpi di rullante s'intensificano ed anche la chitarra da arpeggiata diventa ritmica. Comincia la seconda strofa, le note della voce si susseguono più veloci come nella prima strofa e si alternano versi dove le note restano su un registro basso a versi dove la voce sale con forza verso l'alto, questa è una caratteristica della maggior parte delle strofe. Il basso nella strofa ha un ritmo più veloce e marcato, dal sound sembra quasi certamente essere suonato col plettro, che dà sonorità più metalliche rispetto a quando viene suonato con le dita. Quando è stato rimarcato l'ingresso della strofa con il cambio della chitarra da arpeggiata a ritmica, dopo un solo verso, la chitarra torna arpeggiata. In questa seconda strofa tutti i versi vengono cantati, si arriva ai versi che citano il titolo della canzone "Sunday bloody Sunday", questi rispetto al resto della strofa non sono mai urlati, vengono ripetuti le prime due volte sugli accordi che caratterizzano le strofe  e vengono invece ripetuti le ultime due volte su un sottofondo musicale con una sonorità sicuramente diversa, più positiva e più distesa ritmicamente, la chitarra si ferma su note più lunghe, il basso rallenta la sua corsa, con le voci si crea un effetto come di eco perchè due voci che cantano la stessa cosa si sovrappongono. Ho indicato la parte dove ci sono i due ultimi "Sunday bloody Sunday" con REFRAIN perché gli accordi, l'atmosfera e tutto, creano un'atmosfera unica all'interno del pezzo. Questa funge da ritornello e non potrebbe essere altrimenti perché in tutto il pezzo ci sarebbero troppe strofe e pochissimi ritornelli. Segue immediatamente un'altra strofa dal ritmo serrato, anche qui la chitarra inizia con gli accordi e poi torna al suo "affezionato" arpeggio. Al passaggio fra REFRAIN e la strofa STR2 c'è un interludio strumentale, ma non lo reputo significativo indicarlo nella macro-forma visto che il violino, che suona diverso da quello iniziale pieno di riverbero, rimane anche in STR2. Il violino è l'unico elemento di novità e di variazione nell'arrangiamento di questa sezione STR2, non ha una funzione di solista, perché si trova ad un volume moderato, perché fa un ostinato ritmico ed anche la melodia è quasi sempre ripetuta, in sostanza non spicca. Stavolta la sezione che ho chiamato REFRAIN non arriva, c'è invece il ritornello "ufficiale" indicato con RIT "How long...". Anche qui c'è il violino entrato nell'interludio strumentale, ma stavolta non è ritmico, stavolta crea infatti una melodia che segue un po' la melodia della voce ed è fortemente orientata al glissando, insomma un cambio così radicale rispetto alla parte di prima che ci conferma quanto le due parti abbiano identità, caratteristiche contrastanti, diverse. Segue l'assolo di chitarra distorta, indicato con SOLO, sugli accordi della strofa. Segue poi un momento di svuotamento, STR4, in cui la chitarra elettrica si ferma del tutto ed il cantante riprende cantando una strofa piuttosto nuova e con la voce che si muove interamente su note molto alte sulle parole "I'll wipe your tears away", "asciugherò le tue lacrime". La chitarra riprende presto e diventa solo ritmica, il chitarrista colpisce le corde che tiene stoppate con la mano, queste non possono vibrare come farebbero normalmente e non producono quindi delle note, ma solo un suono percussivo. Seguono ancora un ritornello denominato REFRAIN, stavolta ripetuto due volte, poi il violino esegue un breve fraseggio strumentale sulla ritmica e gli accordi della coda finale che ho denominato STR5. Qui il violino continua a suonare e continua a fare il solista in maniera disinvolta come ha iniziato a fare nel fraseggio appena suonato. Nella coda, sostanzialmente identica alla strofa per ritmo e sottofondo musicale, si sovrappongono un'ultima strofa cantata ed il verso "Sunday bloody sunday", cantato ossessivamente fino all'accordo finale.

Significati

Il ritmo regolare della cassa, il ritmo del rullante, ricordano un po' una musica da parata militare. Le sonorità della chitarra elettrica distorta descrivono l'atrocità dell'accaduto e direi che sono adeguati a descrivere una scena di guerriglia come quella a cui fa riferimento la canzone, il massacro da parte della polizia inglese di civili irlandesi che protestavano pacificamente. Il tono è di protesta, di rabbia, di frustrazione, di condanna decisa: una voce apre narrando in modo forte e chiaro quanto successo, qualcosa che sembra incredibile possa accadere fra esseri umani. I primissimi passaggi della strofa, insieme alle parole di incredulità, evocano anche, ma stavolta con la musica, le scene di guerra e di violenza a cui si fa riferimento. Arriva però subito il ritornello con un tono di speranza trasmesso dalla voce che canta "per quanto dovremo cantare questa canzone?" e dall'armonia del basso accoppiato con il calore del timbro della chitarra acustica. Alle parole "Possiamo essere una cosa sola stanotte" ritorna il ritmo di guerra che caratterizza la strofa, i suoni distorti. Forse vuole essere un ammonimento, "possiamo essere una cosa sola", invece, aggiungo io, succedono cose di questo genere tra gli esseri umani e questo è rimarcato dal coro di sottofondo "Oh oh oh...": è un lamento che sottolinea la frustrazione per questa distanza fra ideale e reale. Le voci, spesso urlate, a volte sembrano non mantengono bene l'intonazione per la tensione della situazione ed anche nelle sovrapposizioni di più voci si sente che l'armonia è imperfetta, ciò è speculare alla mancanza di armonia che regna tra gli uomini soprattutto nelle vicende raccontate. Questa tensione non potrebbe non essere presente nella descrizione di una scena di una così raccapricciante disumanità al cospetto di cui il cantante prende una posizione di netta denuncia, senza schierarsi politicamente. In quello che ho chiamato REFRAIN per distinguerlo dal ritornello vero e proprio RIT, c'è un'atmosfera un po' indefinita, i toni si smorzano, è come se la mente si allontanasse per un attimo da tutta quella tragedia e tutto sembrasse all'improvviso qualcosa di irreale. Quando canta "I'll wipe your tears from your eyes" Bono sembra quasi piangere, è l'ultima strofa prima della coda finale, dove la melodia non ricalca la melodia delle altre strofe. Qui la musica diventa ancor più ritmica e sembra descrivere ancor di più i rumori di macchinari, soldati e munizioni, la voce, senza il supporto dell'armonia della chitarra trasmette un senso di solitudine aumentato. La coda finale STR5 mette insieme più linee melodiche, la ripetizione ossessiva del verso "Sunday bloody sunday", le parole dell'ultima strofa ed una linea melodica di violino più spigliata: tutto ciò mi dà un senso di ricchezza, di amplificazione dei sentimenti evocati, le linee melodiche già ascoltate si combinano e si potenziano l'un l'altra per creare un miscuglio affascinante.

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